Come in ambito umano, anche in quello veterinario l’alimentazione non ha l’unico scopo "sfamare" ma anche quello di regolare le funzioni vitali dell'organismo. La corretta alimentazione del cane e del gatto svolge un ruolo fondamentale nel mantenere un buono stato di salute e prevenire la comparsa di fenomeni patologici.
Alimenti funzionali: cosa sono e a cosa servono?
Un alimento funzionale è, per definizione, "un alimento o un ingrediente di una dieta che può apportare effetti benefici sulla salute, oltre quelli nutrizionali" (International Food Information Council, 2006).
Il concetto di alimento funzionale nasce negli anni ottanta in Giappone dalla tradizione orientale di utilizzare gli alimenti come medicamenti e dalla presa di coscienza che con l'invecchiamento della popolazione (umana!) è necessario prevenire le patologie correlate allo stile di vita attraverso il miglioramento dell'alimentazione. L'abbondanza di dati circa il legame tra alimentazione e salute ha contribuito al diffondersi del concetto.
Un alimento per cani e gatti può essere considerato funzionale se dimostra di avere effetti positivi su una o più funzioni specifiche dell’organismo, che vadano oltre gli effetti nutrizionali normali, in modo tale che sia rilevante per il miglioramento dello stato di salute e di benessere e/o per la riduzione del rischio di malattia. Ad esempio alimenti che contengono determinati minerali, vitamine, acidi grassi o fibre alimentari.
Un ruolo di primo piano spetta agli alimenti funzionali con l'impiego di probiotici, prebiotici e simbiotici nell’alimentazione del cane e del gatto. Vediamo nel dettaglio cosa sono:
Probiotici
I probiotici sono batteri vivi che contribuiscono a migliorare la salute dell’organismo, partendo dall’intestino. Commercialmente sono meglio conosciuti come fermenti lattici. Il termine “probiotico”, infatti, deriva dal latino “pro” (a favore di) e dal greco “bios” (vita), per cui vuol dire letteralmente che il suo scopo è quello di migliorare la nostra vita.
Il presupposto alla base dell'attività di un probiotico, è la resistenza all'attacco degli acidi a livello gastrico, che consente ai batteri buoni di conservare la vitalità, condizione indispensabile per l'azione a livello intestinale.
Prebiotici
Con il termine prebiotico si intendono dei composti naturali indigeribili con effetti benefici per l’animale che li assume.
I prebiotici possono essere sostanze presenti naturalmente negli alimenti o integrate dai produttori, che non vengono assorbite dall’organismo, ma restano nell’intestino per essere utilizzate dalla normale flora microbica, presente nel tratto digerente di cani e gatti.
Un esempio molto diffuso di prebiotici sono i FOS (Frutto-oligosaccaridi), tra i quali il più importante è sicuramente l’inulina, una fibra molto utile per la salute dell’intestino, poiché nutre letteralmente i batteri “buoni”.
L'utilizzo di prebiotici negli alimenti per cani e gatti rappresenta un'interessante alternativa all'utilizzo dei probiotici perché è possibile evitare gli svantaggi dell'utilizzo dei probiotici. I prebiotici infatti possono essere incorporati in una vasta gamma di prodotti e non sono sensibili al trattamento termico. Tale resistenza rende i prebiotici particolarmente indicati per l’impiego nell’industria dei pet-food.
Simbiotici
Un’altra strategia, finalizzata alla modificazione del microbiota intestinale, è rappresentata dalla “creazione” di simbiotici nei quali probiotici e prebiotici sono usati in combinazione (Berg, 1998), per sfruttare i benefici effetti per l'ospite, derivanti dalle due classi di alimenti funzionali.
I simbiotici quindi servono a migliorare la sopravvivenza dei microrganismi probiotici.