ELETTROCHEMIOTERAPIA PER CANI E GATTI
L’elettrochemioterapia (ECT) è una tecnica terapeutica innovativa, ormai indispensabile nella pratica clinica oncologica del cane e del gatto. L’elettrochemioterapia vanta con orgoglio anche un brevetto italiano.
Negli esseri umani, l'elettrochemioterapia è utilizzata in circa 40 centri oncologici in Europa e negli Stati Uniti. Negli animali è una tecnica che sta prendendo sempre più piede per il trattamento dei più comuni tumori di cane e gatto.
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PRIMA DI TUTTO RICORDA CHE LE CONOSCENZE DEL TUO VETERINARIO NON POSSONO ESSERE SOSTITUITE DALLE NOTIZIE CHE TROVI IN RETE: Il veterinario, durante l'ultima visita al tuo cane, ha nominato l'elettrochemioterapia e sei subito andato online per vedere di cosa si tratta? Prima di farti prendere dal panico, aspetta gli esami del tuo medico curante, non cercare sintomatologie o cure approssimative su internet (non farai altro che accrescere la tua ansia e indirettamente quella del tuo cane)! Essere informati è tra le migliori forme di prevenzione... quando lo facciamo in maniera lucida.
Cos'è l’elettrochemioterapia?
L’elettrochemioterapia è il risultato della combinazione di due eventi: la somministrazione locale o sistemica di dosi ridotte di farmaco e l’elettroporazione delle membrane cellulari.
L’elettroporazione si basa sull'applicazione locale di brevi ed intensi impulsi elettrici che 'aprono' temporaneamente la cellula, agevolando l’ingresso del farmaco. Normalmente la somministrazione di dosi minori di farmaco endovena ha un effetto blando. L'utilizzo di stimoli elettrici potenzia l’effetto citotossico solo ai tessuti esposti agli impulsi stessi.
L’elettrochemioterapia puo’ essere usata, sia in medicina umana che in veterinaria, come unica modalità di trattamento per i tumori cutanei, mucocutanei, mucosali, o sottocutanei, oppure può fare parte delle terapia adiuvante della chirurgia.
Protocollo di elettrochemioterapia: come viene eseguita su cani e gatti
L'elettrochemioterapia è di semplice e rapida esecuzione (25 minuti di trattamento totale) nella maggior parte dei casi si esegue in day hospital con paziente anestetizzato.
Il farmaco principalmente utilizzato per ECT è la bleomicina, somministrata per via endovenosa o intralesionale. L’elettroporazione della zona interessata, viene effettuata mediante un macchinario che monta diverse tipologie di elettrodi. La sollecitazione elettrica deve essere eseguita entro 5-8 minuti dalla somministrazione del farmaco.
Gli elettrodi che si utilizzano per l’ECT prevedono diverse configurazioni (a placca, lineari ed esagonali) vengono scelti in base alla tipologia, dimensione e sede della lesione da trattare. Di nuova generazione sono gli elettrodi finger che permettono di eseguire un trattamento intraoperatorio di ECT. Le sonde elettriche più frequentemente impiegate sono di tipo quadrato e bifasiche 1,300 V/cm.
Il trattamento con ECT è ben tollerato: il farmaco viene usato ad un dosaggio basso per cui non si riscontra tossicità sistemica. Gli effetti collaterali locali sono rappresentati dalla contrazione muscolare dell’area trattata, con conseguente dolore, presente soltanto nel momento dell’esecuzione della procedura.
Non viene riportata tossicità sistemica (neutropenia e sintomatologia gastroenterica, nausea, vomito, dissenteria). La maggior parte dei tumori richiedono da 1 a 3 trattamenti con un intervallo di 2-3 settimane; alcuni tumori possono richiedere trattamenti aggiuntivi per mantenere la remissione. L’elettrochemioterapia può essere eseguita anche in pazienti non candidabili per la chirurgia o per un trattamento di radioterapia.
Tipi di tumore da trattare con elettrochemioterapia:
- Sarcoma da inoculo del gatto : ECT intraoperatoria o adiuvante
- Sarcoma dei tessuti molli del cane: ECT adiuvante per tumori asportati in modo incompleto, o come alternativa alla chirurgia quando questa risulta inaccettabile per il proprietario
- Melanoma del cane: L’applicazione di ECT nel melanoma del cane si estende alla sede di insorgenza orale, palpebrale e dei cuscinetti digitali come trattamento adiuvante oppure come trattamento palliativo quando la chirurgia non possa essere eseguita
- Mastocitoma del cane: ECT neoadiuvante adiuvante associata a gene therapy IL 12. ECT per escissione incompleta oppure come trattamento locale se la chirurgia non viene accettata dal proprietario
- Carcinoma squamo cellulare del gatto: l’applicazione di ECT nel trattamento del CSC del planum nasale del gatto ha ottenuto un tasso di risposta del 100%
- Carcinomi di testa e collo: recentemente è stata riportata l’applicazione di ECT per carcinomi in stadio avanzato di testa e collo nel gatto ottenendo un buon controllo locale, con una risposta completa nel 90%
- Tumori perianali e dei sacchi anali: si presuppone che ECT possa avere un ruolo nel trattamento di tali tumori con buona risposta per gli adenomi perianali mentre trova un ruolo adiuvante nella terapia multimodale dei carcinomi perianali permettendo di preservare l’integrità anale funzionale ed anatomica
- Linfoma cutaneo localizzato cane e gatto
- Tumore venereo trasmissibile recidivante: ECT come rescue per il tumore venereo trasmissibile
- Tumori superficiali degli animali esotici
- Carcinoma squamocellulare: prima e dopo un trattamento
*Spugnini e Baldi Electrochemotherapy in veterinari oncology : from rescue to first line therapy. Methods in molecular biology. 2014;1121(0):247-56
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Vantaggi della terapia medica con elettrochemioterapia
✓ Facilita’ dell’esecuzione
✓ Costo contenuto
✓ Breve anestesia
✓ Esecuzione in Day Hospital
Michela Campigli medico veterinario, Padova
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Dottoressa Veterinaria Michela Campigli, DVm PhD MSc
'Michela Campigli fiorentina di nascita, lavora come medico veterinario. Ha svolto dopo la laurea in medicina veterinaria nel 2008, un master in oncologia dei piccoli animali all’Università di Pisa'.
