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EMANGIOSARCOMA SPLENICO DEL CANE: ASPETTATIVE DI VITA, SINTOMI E CURE

Cani Gatti Il consiglio del veterinario Salute

Tempo di lettura di questo editoriale 6 minuti

PRIMA DI TUTTO RICORDA CHE LE CONOSCENZE DEL TUO VETERINARIO NON POSSONO ESSERE SOSTITUITE DALLE NOTIZIE CHE TROVI IN RETE: Il veterinario, durante l'ultima visita al tuo cane, ha nominato l'emangiosarcoma splenico e sei subito andato online per vedere di cosa si tratta? Prima di farti prendere dal panico, aspetta gli esami del tuo medico curante, non cercare sintomatologie su internet (non farai altro che accrescere la tua ansia e indirettamente quella del tuo cane)! Essere informati è tra le migliori forme di prevenzione... quando lo facciamo in maniera lucida.

In questo articolo, Michela Campigli, medico veterinario specializzata in oncologia veterinaria, ci spiega cos'è l'emangiosarcoma del cane, quali sono i sintomi, e le tecniche più avanzate per contrastarlo:

Emangiosarcoma del cane: cos'è?

L’emangiosarcoma è un tumore maligno del cane, molto aggressivo, che prende origine dalla parete dei vasi sanguigni

Questo tipo di tumore del cane può nascere in varie parti dell’organismo anche se quella più frequentemente colpita, proprio perché ricca di vasi sanguigni, è la milza. Il comportamento aggressivo dell’ emangiosarcoma splenico (ovvero della milza) trova ragione nella caratteristica di nascere in prossimità del torrente circolatorio, precisamente nell’endotelio vascolare (tessuto che riveste la superficie interna dei vasi sanguigni).  Questo fa sì che sia molto avvantaggiato nel diffondersi nell’intero organismo attraverso il sangue.

Le cause dell’emangiosarcoma del cane

Sebbene l'esatta causa di questo tumore del cane non sia conosciuta, esistono delle predisposizioni di razza note da tempo. Ad esempio il pastore tedesco, il golden retriever il labrador retriever sembrano essere quelle più soggette, così come possono esserne affetti anche altri cani compresi i meticci di taglia grande e piccola

Emangiosarcoma della milza nel cane: sintomi e come si manifesta

I sintomi del cane affetto da emangiosarcoma splenico possono variare molto, passando da nessun segno clinico evidente a una sintomatologia improvvisa e grave. Quando il tumore alla milza si rompe crea infatti uno scompenso cardiocircolatorio che può portare al collasso o in casi estremi alla morte improvvisa. 

Alcuni dei sintomi più frequenti di questa malattia sono:

  • -distensione addominale
  • -perdita di peso, inappetenza
  • -letargia
  • -debolezza
  • -collasso intermittente o episodico con successiva ripresa

Può succedere infatti che la massa tumorale si rompa in un piccolo punto, dando luogo ad un sanguinamento blando, risolto con la formazione di un tappo piastrinico da parte dell’organismo. In questi rari casi cane sembra tornare alla normalità, ma si tratta di una normalità apparente, in quanto il tumore può tornare a rompersi. 

Qualora si riscontrino anche solo alcuni dei sintomi elencati è bene rivolgersi al medico veterinario, che saprà dare la giusta diagnosi.

Tutti i tumori alla milza sono emangiosarcomi?

L’emangiosarcoma è il tumore più frequentemente riscontrato a livello della milza, rappresentando circa i tre quarti dei casi. Tuttavia esiste la possibilità che altri tumori maligni o benigni possano interessare questo organo. Qualunque sia la natura della massa, la sua crescita può portare alla rottura dell’ organo con conseguente emorragia addominale, potenzialmente fatale. 

Se queste masse, anche di grosse dimensioni, sanguinano, occorre trattare in urgenza l’animale con l’asportazione chirurgica dell’intera milza (splenectomia). 

Prima dell’intervento chirurgico il veterinario, al fine di capire se ci sono metastasi, può ritenere opportuno effettuare accertamenti più approfonditi come lastre al torace o ecografia.

Se invece la massa tumorale non risulta rotta e il cane non è a rischio di vita è possibile pensare ad esami diagnostici di secondo livello (come una tomografia con mezzo di contrasto) per avere una quantificazione dettagliata della malattia tumorale.

La rottura del tumore comporta una diffusione facilitata delle metastasi e dell’attecchimento di cellule neoplastiche a livello di peritoneo e di altri organi. La diagnosi certa e definitiva si ha solo tramite l’indagine istologica di tutta la milza affetta dal tumore, per tale motivo se non ci sono metastasi ben evidenti e ampie, la chirurgia è quasi sempre auspicabile.

Cosa succede se la diagnosi è proprio quella di emangiosarcoma alla milza? Aspettative di vita e cure

Con la diagnosi di emangiosarcoma splenico la chirurgia da sola garantisce purtroppo pochi mesi di sopravvivenza, anche se questo dato cambia a seconda dello stadio della malattia:

  • stadio I massa < 5 cm o confinata alla milza e non rotta
  • stadio II massa > 5 cm o rotta o con metastasi regionali
  • stadio III massa rotta o con metastasi evidenti a distanza

La chemioterapia per via iniettabile aiuta a ritardare l’insorgenza delle metastasi. Oggi possiamo avvalerci anche di chemioterapia metronomica (chemioterapia somministrata a dosi molto piccole e frequenti) che si somministra per bocca, da sfruttarsi come terapia di mantenimento, i tempi di sopravvivenza sembrano essere maggiori, anche se all’interno di un anno come dato medio statistico.

Bisogna tenere conto che la chemioterapia in medicina veterinaria è sempre intesa nel rispetto dell’animale e garantisce una buona qualità di vita.

Quando penso all’emangiosarcoma splenico e mi trovo a spiegarlo durante le mie visite, penso ai supereroi, rappresentati dai pazienti che affrontano una malattia che li può mettere a dura prova, ai proprietari che in poco tempo si trovano di fronte a scelte difficili e a noi veterinari che ce la mettiamo tutta nel fronteggiare questi tumori aggressivi, nel garantire una buona ripresa e una buona qualità di vita, per i nostri cari beniamini!

Michela Campigli medico veterinario, Padova 

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Dottoressa Veterinaria Michela Campigli, DVm PhD MSc

'Michela Campigli fiorentina di nascita, lavora come medico veterinario. Ha svolto dopo la laurea in medicina veterinaria nel 2008, un master in oncologia dei piccoli animali all’Università di Pisa'.

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