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GATTO MUNCHKIN: UNA RAZZA NUOVA CHE HA CONQUISTATO TUTTI

Cani Gatti Il consiglio del veterinario Salute

Tempo di lettura di questo articolo: 3 minuti

La razza di gatti Munchkin è relativamente 'nuova'. Si sente parlare per la prima volta di questa razza nei diari di un veterinario nel 1944. L'uomo racconta di aver posseduto un micio dalle 'zampe corte' che, contrariamente a quello che si era immaginato come un handicap limitante, visse fino a 11 anni, cacciò, si fece valere con altri gatti e si riprodusse senza alcuna difficoltà.

Gatto di Munchkin: storia

Il Munchkin è anche conosciuto come il gatto bassotto. La prima in cui un esemplare di gatto di Munchkin è stata citata, come abbiamo visto, è nel 1944. Devono passare ancora però molti anni prima che una coppia di allevatori della Lousiana trovasse due esemplari randagi di cui una incinta. Alla nascita della cucciolata 2 gattini mostravano la prerogativa dei genitori e gli allevatori decisero di coltivare questa loro caratteristica genetica. 

Il Munchkin non è ancora stato riconosciuto nell'elenco internazionale delle razze feline. Tuttavia, la TICA (The Internation Cat Association), nel 1995, ha prefigurato uno standard per questi mici. 

Al momento solo negli USA è una razza 100% riconosciuta, mentre in Europa (e Italia), il gatto di Munchkin non ha ancora uno standard fissato in quanto definito raro

Caratteristiche del Munchkin o gatto bassotto

Il gatto di Munchkin prende il suo nome dai nani presenti nel romanzo di Felming Il Mago di Oz. Il tratto genetico distintivo di questa razza sono le zampe corte, di cui quelle anteriori di poco più corte delle posteriori. Lo standard fissato dalla TICA da ampio spazio alle sue caratteristiche, non è impossibile trovare quindi Munchkin con il muso di uno Shorthair o la pelliccia di un Maine Coon. Sono accettati anche Munchkin senza pelliccia, come gli Sphynx.

Carattere del gatto di Munchkin

Non bisogna farsi ingannare dall'apparenza, il gatto Munchkin è un felino estremamente attivo. Ama correre, arrampicarsi e infilarsi in ogni pertugio della casa e del giardino. È tutt'altro che pigro ma è anche un coccolone impareggiabile. I suoi passatempi sono l'esplorazione e l'arrampicata, è quindi buona norma offrirgli svaghi e passatempi come giochi e tiragraffiSono sicuramente una razza più adatta alla vita d'appartamento, ma anche la vita all'esterno non è un problema per questi gatti. 

Problemi di salute nel gatto di Munchkin

Non sono state registrate incidenze di patologie genetiche tipiche in questa razza. Nonostante le dimensioni ridotte delle zampe, questi gatti non sembrano soffrire di problemi articolari o spinali legati alla loro altezza. Un po' come tutti i felini, specie se tenuti in casa, possono tendere a soffrire di obesità. Un controllo sull'alimentazione è necessario anche se il Munchkin è estremamente attivo

Allevamenti e costo dei Munchkin in Italia

Anche se non sono ancora stati accettati come razza ufficiale, i Munchkin sono una razza di moda soprattutto in America. In Europa sono dapprima arrivati in Francia e poi in Germania. Da qualche anno, timidamente, si è affacciato sulla scena in Italia. L'allevamento di Munchkin in Italia è ancora a livello 'amatoriale', ovvero gestito da famiglie che possiedono già due o tre di questi esemplari

Il costo di un gatto di Munchkin (dipende anche dal tipo di incrocio con cui è stato ottenuto) va dai 500 agli 800€

L'esperienza e i consigli dell'Ambassador!

Erika Zaberto, Ambassador di Paco, ci racconta la sua opinione sul gatto di Munchkin

Cosa potrebbe esserci di più dolce dell’idea di un gatto che rimanga sempre cucciolo? Come si fa a non provare una tenerezza infinita nel guardare le molte foto e video dei gatti Munchkin che spopolano sul web?

Nonostante la diatriba sull’eticità di allevare deliberatamente animali che presentino una deformità fisica, è praticamente impossibile rimanere indifferenti a questa nuova razza.

L’odierna ricerca dell’unicum, dell’originalità e della diversità ha fatto sì che il Munchkin abbia iniziato ad essere sempre più popolare. Basti solo pensare al fatto che sia stato presentato dalla TICA (l’unica ad aver riconosciuto ufficialmente questa razza felina) al pubblico americano attraverso una sfilata in diretta nazionale al Madison Square Garden di New York, o che molte star d’oltreoceano, possedendone uno o più, ne abbiamo aumentato la diffusione, dettando la moda anche nel campo felino. 

Buffo e simpatico, ha vinto soprannomi come “gatto salsiccia” o “gatto del canguro di Stalingrado” a Mosca ( per la sua abitudine ad appollaiarsi sulle zampe posteriori) o, ancora, “gatto gazza”, grazie al suo amore per le cose lucenti, che, come il suo omonimo con le piume, tende a nascondere per giocarci, successivamente.

Come per ogni altro trend, auspichiamo la diffusione anche nel nostro paese, per poterci godere l’unicità e la simpatia di questo splendido felino.

Hai dubbi o domande? Ci sono i Paco Ambassador! Visita la pagina Ambassador di Erika

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