Se in passato la violenza sugli animali passava inosservata o rimaneva impunita, ora si denunciano casi di maltrattamenti con maggior sicurezza e motivazione. Da un lato, i dati analizzati nel 2017 su denunce e processi penali, fanno impressione: mediamente, lo scorso anno, è stato aperto un fascicolo ogni 55 minuti (circa 26 denunce al giorno) per maltrattamenti sugli animali.
Sempre più casi di combattimenti tra animali denunciati: il Resoconto di Zoomafia 2018
Sembrava una piaga quasi scomparsa, quella dei combattimenti tra animali, ma dal Rapporto Zoomafia 2018, siamo ben lontani da una pacifica convivenza tra le nostre specie (in alcuni casi, ovviamente!). 'Le associazioni mafiose e criminali traggono grandi benefici e risorse da queste attività' ha dichiarato Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell'Osservatorio Zoomafia della Lav (Lega Antivivisezione) 'Il combattimento tra animali è una pratiche che miete migliaia di vite ogni anno'. Per contrastare il preoccupante aumento delle lotte clandestine è tornato attivo il numero LAV “SOS Combattimenti” tel. 064461206, a cui, chiunque assista o venga a conoscenza di incontri, può fare riferimento per la denuncia.
Dati (non solo) negativi per l'Italia
L'aumento delle denunce dei casi di maltrattamento, ha anche un piccolo lato positivo: le persone sono sempre più sensibili alle violenze sui nostri amici a 4 zampe, e per questo denunciano. Il silenzio in cui prima ci si trovava non faceva altro che obliare una realtà quotidiana ritenuta di poca importanza. Oggi non è più così. Dalle denunce ai minori che calciano e maltrattano cuccioli e randagi (in vertiginoso aumento), ai fascicoli aperti dopo la pubblicazioni di video che esaltano lotte clandestine tra animali sui Social, è sempre più facile andare a identificare chi compie il reato ed assicurarlo alla legge.
La città con meno denunce è Savona (appena 3 a carico di ignoti), mentre Brescia si conferma quella con il maggior numero di fascicoli, 527 procedimenti con 387 indagati. C'è da dire che Brescia è il polo del bracconaggio italiano, e la metà dei procedimenti registrati, sono proprio per tale reato. Seguono Vicenza, Verona, Napoli, Roma, Milano, Bergamo, Torino.
Le maggiori aree di sfruttamento degli animali
Gli animali vengono sfruttati per diversi motivi, molti dei quali legati indissolubilmente alle attività criminali come 'Ndrangheta, Camorra, Sacra Corona Unita ecc... Nel rapporto della LAV si legge che i proventi di scommesse a discapito degli amici a 4 zampe sono cifre da capogiro. Per la maggiore è ancora l'Ippica ed il giro di scommesse sui cavalli, dove la stratta mafiosa non sembra voler mollare nonostante una sessantina di arresti nell'ultimo anno: i cavalli vengono sfruttati per le corse clandestine, dopati (in alcuni esemplari sequestrati, sono state riscontrati addirittura un metabolite della cocaina, testosterone e caffeina) per incrementare le prestazioni anche nelle gare ufficiali.
Il business dei cuccioli di razza, anche questo estremamente proficuo per i malavitosi che importano esemplari dall'est Europa senza i dovuti controlli. I cuccioli, trasportati in condizioni spaventose, possono contrarre malattie, infezioni, non venire sverminati e vaccinati ed infettare altri esemplari. Nel 2017, le forze dell'ordine hanno sequestrato 964 cani e 86 gatti (per un valore complessivo di 717.800 euro).
Non solo, anche l'allevamento di bestiame, la pesca, la caccia, tutti questi ambienti sono costantemente 'sporcati' da persone senza scrupoli che non guardano agli animali come fedeli compagni da proteggere e difendere, ma come mero mezzo per raggiungere la ricchezza.