I baffi caratterizzano i nostri gatti, ma non hanno una funzione solo estetica! Scopriamo a cosa servono e cosa fare quando li perdono.
I baffi dei gatti si chiamano vibrisse e non si trovano solo sul muso, ma anche sugli occhi, sulle orecchie e dietro le zampe anteriori. I baffi hanno funzioni specifiche e la loro perdita repentina potrebbe essere un campanello d’allarme per la salute del gatto. Vediamo insieme il perché!
A cosa servono i baffi dei gatti
Le vibrisse (questo il nome corretto per i baffi) dei nostri gatti sono dei peli veri e propri e come tali sono soggetti ad un fisiologico ricambio ciclico, come per la muta del pelo. La perdita di qualche vibrissa non dovrebbe creare troppe preoccupazioni, perché assolutamente normale e fisiologica.
I gatti hanno sul muso 24 baffi (12 per parte), anche se alcuni esemplari potrebbero contarne qualcuno in più. La funzione dei baffi è molto importante perché agiscono come dei radar per i nostri piccoli felini. Infatti, le vibrisse sono attaccate ai bulbi piliferi più in profondità rispetto al resto del pelo, poiché riccamente innervati informano il gatto di ogni minimo cambiamento intorno a sé.
Grazie ai baffi, i gatti sono in grado di percepire i movimenti intorno a loro, localizzare con maggiore facilità le prede, sanno valutare bene lo spazio in cui si muovono e percepiscono chiaramente ogni cambiamento nell’aria.
Vibrisse utilizzate per la comunicazione
Sono fondamentali per la vita quotidiana dei nostri gatti e per questo i baffi non andrebbero MAI tagliati o accorciati. Inoltre, possono essere di grande aiuto anche a noi per interpretare lo stato d’animo dei nostri gatti.
- La posizione dei baffi sul muso dei gatti è indicativa dell’umore, nonché delle intenzioni.
- In posizione di caccia, ad esempio, i baffi dei nostri gatti saranno tesi all’indietro.
- In totale relax, li vedremo morbidamente distesi ai lati del muso del gatto.
Le cause della perdita dei baffi nei gatti
Se la perdita occasionale di qualche baffo non deve destare preoccupazione, una perdita repentina di tutte, se non quasi, le vibrisse sul muso del micio dovrebbe allertarci e spingerci a richiedere un consulto dal veterinario. Vediamo il perché:
- TRAUMA
È una delle cause più frequenti per la perdita dei baffi del gatto. Il muso può rimanere danneggiato in seguito ad una lotta tra gatti, o altri eventi traumatici, con conseguente perdita totale o parziale delle vibrisse sul muso. Le lotte frequenti possono essere indice di un problema di aggressività del gatto, da valutare insieme al proprio veterinario di fiducia. In commercio esistono dei prodotti per indurre un senso di calma nei pets o per ridurne i livelli di stress senza effetto stordente o alternarne le capacità cognitive come CALMA PETS.
- PARASSITI
Un’infestazione da parassiti come i pidocchi può essere causa della perdita delle vibrisse e del pelo, perché oltre ad infiammare la cute del gatto può indebolire le radici dei peli, causandone la caduta. Un buon antiparassitario è la miglior prevenzione possibile.
- INFEZIONI E MALATTIE DELLA PELLE
Le infezioni micotiche, come la tigna, possono essere causa della perdita del pelo (e dei baffi quando il muso è la parte interessata dalla malattia). Anche l’alopecia, la dermatite dei gatti o altre malattie cutanee sono la causa frequente della perdita del pelo nei gatti. In entrambi casi è importante contattare il veterinario per poter valutare la giusta terapia da intraprendere, questa può prevedere integratori, pomate o altri farmaci.
- DISTURBI ORMONALI
La perdita repentina dei baffi potrebbe essere causata da alterazioni a livello ormonale, come nel caso dell’ipertiroidismo.
Gatti senza i baffi
Lo sapevate? Esistono delle specie di gatti per cui la perdita dei baffi non è un problema perché…non li hanno mai avuti! È il caso dello Sphynx.
I gatti appartenenti alla razza Sphynx sono completamente glabri, cioè privi di pelo, fin dalla nascita, per una mutazione del gene recessivo “hairless”. Questi gatti nudi, patiscono il freddo, sudano esattamente come noi umani e necessitano di creme solari per non scottarsi sia in estate che in inverno.
Lo Sphynx è il più noto tra i gatti nudi, ma non è l’unico senza peli e senza baffi. Tra le altre razze possiamo ricordare:
- il gatto bambino (Minskyn), dalle zampe corte;
- il gatto Donskoy, originario della Russia;
- il gatto Elfo, nome dovuto alle caratteristiche orecchie;
- il gatto Peterbald, l’elegante incrocio tra Siamese e Donskoy.